Il Thai Drug Users’ Network ha tenuto una conferenza stampa nel corso della 14.a Conferenza Internazionale sulla riduzione del danno a Chiang Mai. Nel corso della conferenza stampa, tenuta a Chiang Mai, Tailandia, gli attivisti hanno chiesto che il governo Tailandese fermi le esecuzioni extra-giudiziarie di tossicodipendenti e spacciatori, promosse dal Primo Ministro Tailandese nel contesto della “campagna di lotta alla droga”, che sino ad ora hanno prodotto oltre 1000 morti. La coalizione chiede che il governo si impegni a rispettare i diritti umani dei consumatori di droghe e delle loro famiglie abolendo ogni forma di discriminazione legale nei loro confronti. Le leggi attualmente in vigore in Tailandia negano ai tossicodipendenti l’accesso al sistema sanitario e alle cure. Gli attivisti chiedono venga garantito l’accesso alla terapia sostitutiva con metadone, e l’accesso ai farmaci antiretrovirali per i tossicodipendenti sieropositivi. “Il governo deve implementare immediatamente un piano nazionale per la riduzione del danno, in particolare lo scambio di siringhe, per far fronte all’epidemia di HIV/AIDS e di epatite che sta colpendo i consumatori di sostanze illegali in Tailandia” ha dichiarato Wassawut Yimchaem, consumatore di sostanze illegali e attivista Tailandese. “Chiediamo che la legge preveda il coinvolgimento dei consumatori nelle decisioni relative alla politica sulle droghe”. Pop, un giovane consumatore di Bangkok, ha dichiarato “Se la società ricevesse un’informazione corretta sulle droghe, dubito che il governo potrebbe proseguire indisturbato nella campagna di repressione che considera ogni consumatore un criminale. I mezzi di comunicazione devono diffondere messaggi più obiettivi e bilanciati sulle droghe”. Gli attivisti australiani presenti alla conferenza hanno protestato contro le esecuzioni extra-giudiziarie che, secondo il primo ministro, avrebbero lo scopo di ridurre il consumo di droghe in Tailandia. Gli attivisti ritengono che tale politica stia solo uccidendo cittadini innocenti. “Il 14 Maggio organizzeremo una giornata di solidarietà globale contro tale atrocità” ha dichiarato Gary Meyerhoff, rappresentante di AIVL, una coalizione che rappresenta tutti i consumatori di droghe australiani. “I leaders di tutti i paesi che adottano politiche draconiane sulle droghe dovrebbero essere portati davanti ad una corte internazionale per rispondere dei loro crimini”. “Chiediamo alla comunità internazionale, ed in particolare alle agenzie delle Nazioni Unite, di prendere immediatamente posizione facendo pressione su tali governi perché si fermino immediatamente” ha dichiarato Paisan Tan-Ud di Thai AIDS Treatment Action Group (TTAG), membro del Thai Drug Users’ Network.