Il numero magico (di CD4), ancora, non emerge.Uno studio di coorte nordamericano (Kitahata M, abs. 71) ha riscontrato che le persone che iniziano la terapia con CD4 al di sotto dei 500 hanno il 60% di rischio in più di morire rispetto a coloro che iniziano la terapia sopra i 500, ma uno studio di coorte, nato da una collaborazione europa-USA (Sterne J, abs 72) non ha riscontrato beneficio particolare nell’iniziare sopra i 400 CD4. Questo studio parla di ‘chiaro beneficio nell’iniziare la terapia’ tra i 350 e i 450 CD4, ma non tra i 450 e i 550.
Commento – Occorre buon senso e, come spesso accade, gli studi di coorte ci danno quesiti e non risposte. Forse il numero perfetto non lo troveremo mai, tuttavia che i CD4 non debbano essere troppo bassi e che vada pure valutato il trend di discesa dei CD4 stessi è molto chiaro. Il principio di prudenza rispetto al fatto che il sistema immunitario non debba essere troppo compromesso è comunque sacrosanto. Riusciremo a buttare via altri milioni di dollari nel realizzare uno studio prospettico che ci dica il numero esatto (ad esempio 364, o 457), per poi scoprire, dopo anni, che sono troppi i fattori confondenti ed individuali dell’interazione virus-ospite per rispondere a questo quesito? Speriamo proprio di no.