Tempi piu’ lunghi per l’avvio della sperimentazione del vaccino italiano contro l’Aids messo a punto dai ricercatori dell’Istituto superiore di sanita’ coordinati da Barbara EnsoliTempi piu’ lunghi per l’avvio della sperimentazione del vaccino italiano contro l’Aids messo a punto dai ricercatori dell’Istituto superiore di sanita’ coordinati da Barbara Ensoli. Lo ha confermato l’epidemiologo dell’Iss Gianni Rezza secondo il quale le ultime notizie relative alla produzione del candidato vaccino che si sta effettuando presso un laboratorio scozzese secondo le buone regole di produzione, fanno ritenere che i test sull’uomo possano partire in primavera. La sperimentazione che era stata annunciata per l’autunno scorso, poi per questo inverno ma slittera’ ancora di qualche
mese. I ricercatori prevedono che il candidato vaccino italiano venga testato per la fase I ( quella della sicurezza) dapprima su cento persone in tre centri clinici di Roma e Milano (Policlinico Umberto I, Istituto Spallanzani e San Raffaele). Il vaccino utilizza la proteina Tat e avra’ due applicazioni, una preventiva su circa 50 persone sane e una terapeutica su circa 50 persone sieropositive. La produzione del vaccino e’ affidata ad un istituto scozzese che utilizza tecniche di ingegneria genetica. Obiettivo del vaccino e’ bloccare una proteina del virus che e’ considerata il motore di replicazione del microrganismo.