Con la speranza che tra una settimana non servano già più a niente, eccovi la traduzione di un estratto delle “Domande frequenti sulla SARS” curate dai Centers for Disease Control and Prevention (CDC) statunitensi.
Che cos’è la SARS?
La sindrome respiratoria acuta severa (Severe Acute Respiratory Syndrome – SARS) è una malattia respiratoria che è stata recentemente riportata in Asia, in America del Nord e in Europa. Per ulteriori informazioni, consultare il sito web sulla SARS dell’Organizzazione Mondiale della Sanità o le altre pagine del sito web sulla SARS dei CDC.
Quali sono i sintomi e i segni della SARS?
La malattia esordisce solitamente con febbre superiore a 38,0°C. A volte, la febbre è associata a brividi o ad altri sintomi, come mal di testa,
sensazione di malessere generale e dolori al corpo. Alcune persone hanno anche lievi sintomi respiratori all’inizio della malattia. Dopo un periodo da 2 a 7 giorni, i pazienti con SARS possono sviluppare una tosse secca, non-produttiva che potrebbe essere accompagnata o progredire
fino al punto in cui al sangue non giunge una quantità sufficiente di ossigeno. In una percentuale dal 10% al 20% dei casi, i pazienti necessiteranno di ventilazione meccanica. Per maggiori nformazioni, vedere il bollettino MMWR.
Se fossi stato esposto alla SARS, dopo quanto tempo mi ammalerei?
Il periodo di incubazione della SARS va tipicamente dai 2 ai 7 giorni; tuttavia, sono stati riportati casi isolati che hanno suggerito un periodo
di incubazione fino a 10 giorni. La malattia esordisce solitamente con febbre superiore a 38,0°C (vedi sopra, sintomi segni).
Qual è il trattamento medico raccomandato per i pazienti con SARS?
Al momento, i CDC raccomandano che i pazienti con SARS siano trattati come qualunque paziente con una grave polmonite atipica di causa ignota acquisita in comunità.
L’impiego di ribavirina (o di altri farmaci antivirali) è efficace per il trattamento di pazienti con SARS?
Al momento, il regime di trattamento più efficace, se esiste, non è conosciuto. In diverse situazioni, la terapia ha incluso antivirali come l’oseltamivir o la ribavirina. Anche gli steroidi sono stati somministrati ai pazienti, oralmente o per via endovenosa, in combinazione con ribavirina e altri antimicrobici. Tuttavia, in assenza di sperimentazioni cliniche controllate, l’efficacia di questi regimi resta sconosciuta. Le prime
informazioni provenienti da esperimenti di laboratorio suggeriscono che la ribavirina non inibisce la crescita del virus o la diffusione da cellula a cellula di un isolato del nuovo coronavirus sul quale è stata testata. Sono in corso ulteriori esperimenti di laboratorio con ribavirina e altri farmaci antivirali per vedere se si riesce a trovare un trattamento efficace.
Come si diffonde la SARS?
La modalità principale con la quale la SARS sembra diffondersi è lo stretto contatto tra persona e persona. La maggior parte dei casi di SARS ha
riguardato persone che curavano e convivevano con qualcuno che aveva la SARS, o che avevano avuto un contatto diretto con materiale infettante (per esempio, secrezioni respiratorie) proveniente da una persona che aveva la SARS. Modalità potenziali in cui la SARS può diffondersi comprendono il toccare la pelle di altre persone o oggetti contaminati con goccioline infettanti e poi toccarsi gli occhi, il naso o la bocca. Questo può
succedere quando qualcuno malato di SARS tossisce o starnutisce goccioline su se stesso, su altre persone o sulle superfici vicine. E’ anche possibile che la SARS si possa diffondere in modo più esteso attraverso l’aria o in altri modi al momento sconosciuti.
Per quanto tempo una persona con SARS può infettare gli altri?
Le informazioni raccolte finora indicano che le persone hanno maggiori probabilità di essere infettive quando hanno sintomi, come febbre o tosse. Tuttavia, non si sa quanto a lungo, prima o dopo l’inizio dei sintomi, i pazienti con SARS potrebbero essere in grado di trasmettere ad altri la malattia.
Chi è più a rischio di contrarre la SARS?
Negli Stati Uniti, i casi di SARS continuano a riguardare principalmente persone che hanno avuto diretto e stretto contatto con una persona infetta, come coloro che convivono con un paziente con SARS e operatori sanitari che non hanno adottato le procedure per il controllo dell’infezione quando curavano un paziente con SARS. I CDC continuano a tenere sotto strettissimo controllo questa situazione.
Qual è la causa della SARS?
Gli scienziati dei CDC e di altri laboratori hanno scoperto nei pazienti con SARS un coronavirus prima sconosciuto. Questo nuovo coronavirus rappresenta la principale ipotesi di causa della SARS; tuttavia, si stanno ancora indagando altri virus come potenziali cause.
Che cosa sono i coronavirus?
I coronavirus sono un gruppo di virus che, osservati al microscopio, presentano un aspetto ad aureola o a corona. Nell’uomo, questi virus sono una causa comune di malattie dell’apparato respiratorio superiore da lievi a moderate, mentre negli animali sono associati a malattie respiratorie,
gastrointestinali, del fegato e neurologiche. I coronavirus sono in grado di sopravvivere nell’ambiente fino a 3 ore.
Quali prove suggeriscono che i coronavirus possono essere legati alla SARS?
Gli scienziati dei CDC hanno isolato un virus dai tessuti di due pazienti con SARS ed hanno poi utilizzato diverse metodiche di laboratorio per
caratterizzarlo. L’esame al microscopio elettronico ha rivelato che il virus ha la forma e l’aspetto caratteristici dei coronavirus e l’analisi genetica
suggerisce che questo nuovo virus appartiene alla famiglia dei coronavirus, ma differisce dai membri di questa famiglia identificati in precedenza. Gli
esami di campioni di siero provenienti da persone con SARS hanno mostrato che queste persone sembrano essere state infettate di recente da questo virus. Altri esami hanno dimostrato che questo coronavirus prima sconosciuto era presente in diversi campioni clinici (tra cui campioni ottenuti da tamponi nasali e faringei) provenienti da altri pazienti con SARS direttamente o indirettamente legati all’epidemia. Questi ed altri risultati comunicati dai laboratori che fanno parte della rete dell’Organizzazione Mondiale della Sanità forniscono sempre più prove a supporto dell’ipotesi che questo nuovo coronavirus sia la causa della SARS. Sono in corso ulteriori studi sul legame tra questo coronavirus e la SARS.
Se di solito i coronavirus provocano malattie lievi nell’uomo, come può questo nuovo coronavirus essere responsabile di una malattia potenzialmente mortale come la SARS?
Non si hanno abbastanza informazioni su questo nuovo virus per stabilire tutte le malattie che potrebbe provocare. I coronavirus sono occasionalmente stati collegati a polmonite nell’uomo, specialmente in persone con un sistema immunitario indebolito. Inoltre, questi virus sono in grado di provocare gravi malattie negli animali, come gatti, cani, maiali, topi e uccelli.
Queste nuove informazioni sul coronavirus hanno modificato le raccomandazioni per il trattamento medico dei pazienti con SARS?
La possibilità che un coronavirus sia la causa della SARS non ha modificato le raccomandazioni per il trattamento. Sul nuovo coronavirus si stanno
sperimentando vari farmaci antivirali per vedere se si riesce a trovare un trattamento efficace.
Esiste un test per la SARS?
Non è ancora disponibile alcun “test” per la SARS. Tuttavia, i CDC, in collaborazione con l’Organizzazione Mondiale della Sanità e altri laboratori, hanno sviluppato 2 test di ricerca che paiono molto promettenti per l’identificazione di anticorpi contro il nuovo coronavirus. I CDC stanno lavorando per perfezionare e condividere al più presto questa possibilità di test con i laboratori di tutti gli Stati Uniti e anche a livello internazionale.
E a proposito degli annunci di altri laboratori che suggeriscono che la causa della SARS possa essere un paramyxovirus
I ricercatori di diversi laboratori facenti parte della rete dell’Organizzazione Mondiale della Sanità hanno comunicato di aver identificato un paramyxovirus nei campioni clinici provenienti da pazienti con SARS. Questi laboratori stanno ancora indagando la possibilità che la causa della SARS sia un paramyxovirus.
Quanti casi di SARS sono stati riportati finora?
Consultare la pagina dedicata alla SARS del sito dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per aggiornamenti quotidiani sui casi riportati negli Stati Uniti e negli altri Paesi. Al momento, la maggior parte dei casi è stata riportata in Cina.
Quante persone sono morte di SARS?
Consultare la pagina dedicata alla SARS del sito dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per
un aggiornamento quotidiano sui casi di SARS e sulle morti.
C’è qualche motivo per pensare che la SARS sia o non sia collegata al terrorismo?
Le informazioni attualmente disponibili sulla SARS indicano che le persone che sembrano essere a maggior rischio sono gli operatori sanitari che curano i malati o i familiari e i conviventi di coloro che sono infettati dalla SARS. Questo schema di trasmissione è quello tipico di una malattia respiratoria contagiosa o simil-influenzale.
Cosa dovrei fare se penso di avere la SARS?
Se sei malato con febbre superiore a 38,0°C accompagnata da tosse o difficoltà a respirare, o che evolve verso tosse e/o difficoltà a respirare,
dovresti consultare un medico. Per aiutare il medico a fare una diagnosi, digli di eventuali viaggi recenti in zone dove sono stati riportati casi di
SARS e se sei stato a contatto con qualcuno che aveva questi sintomi.
Che cosa raccomandano i CDC per prevenire la trasmissione della SARS in ambiente domestico?
I CDC hanno messo a punto delle raccomandazioni provvisorie per il controllo dell’infezione destinate a chi convive con pazienti con sospetta SARS. Tra le precauzioni di base descritte in questo documento ci sono le seguenti:
sintomi respiratori e della febbre. I pazienti con SARS dovrebbero limitare le interazioni con l’ambiente esterno e dovrebbero evitare di recarsi al lavoro o a scuola, di uscire per curarsi o di frequentare altri ambienti pubblici durante questo periodo di 10 giorni.
raccomandazioni per l’igiene della mani, quali lavaggi frequenti o l’uso di un detergente per le mani a base di alcool.
paziente non è in grado di indossare una mascherina chirurgica, dovrebbero indossarne una le altre persone della casa quando entrano in stretto contatto con il paziente.
Quali sono le raccomandazioni dei CDC per prevenire la trasmissione della SARS in ambiente sanitario?
La trasmissione della SARS ad operatori sanitari sembra essersi verificata dopo uno stretto contatto con persone sintomatiche prima che fossero attuate le appropriate precauzioni per il controllo dell’infezione, come da raccomandazioni. I CDC hanno messo a punto delle raccomandazioni provvisorie per il controllo dell’infezione relative alla gestione delle esposizioni alla SARS in ambiente sanitario e in altri ambienti istituzionali. Visitare la pagina delle norme relative all’esposizione per leggere queste raccomandazioni. Le strutture sanitarie dovrebbero preoccuparsi di esercitare un’attiva sorveglianza di febbri o sintomi respiratori negli operatori che sono stati esposti senza protezioni ai pazienti con SARS. Gli operatori che sviluppano febbre o sintomi respiratori nei 10 giorni successivi a un’esposizione non protetta a un paziente con SARS non dovrebbero prendere servizio. Questi lavoratori dovrebbero rimanere a casa e comunicare immediatamente i sintomi all’opportuno punto di contatto della struttura (come quello responsabile del controllo dell’infezione o della sanità occupazionale). L’esclusione dal lavoro dovrebbe essere continuata per 10 giorni dopo la risoluzione della febbre e dei sintomi respiratori. Durante questo periodo, i lavoratori infetti dovrebbero evitare contatti con altre persone sia nella struttura, sia nella comunità. Non si raccomanda l’esclusione dal lavoro di un operatore sanitario che è stato esposto alla SARS se non ha febbre o sintomi respiratori. Tuttavia, il lavoratore dovrebbe comunicare immediatamente all’opportuno punto di contatto della struttura ogni esposizione non protetta a pazienti con SARS.
Quali precauzioni dovrebbero adottare le strutture sanitarie riguardo alle visite da parte delle persone che sono state a stretto contatto dei pazienti con SARS?
Le persone a stretto contatto dei pazienti con SARS (come familiari o altri abitanti della casa) sono a rischio di infezione. Le strutture sanitarie dovrebbero adottare un sistema per accertare febbre o sintomi respiratori nei visitatori “intimi” che si recano nella struttura. Ai visitatori “intimi” con febbre o sintomi respiratori non dovrebbe essere permesso di entrare nella struttura sanitaria in qualità di visitatori e dovrebbero essere educati a questo comportamento. Le strutture sanitarie dovrebbero educare tutti i visitatori all’uso delle precauzioni per il controllo
dell’infezione quando fanno visita ai pazienti con SARS e dovrebbero sottolineare l’importanza di seguire queste precauzioni.
Fonte: Center for Disease Control