I medicinali, già approvati individualmente, saranno combinati per creare un mix che abbia un prezzo molto più conveniente rispetto a quello che bisognerebbe pagare per il singolo farmaco.In occasione della convention dell’Organizzazione mondiale della Sanità in corso a Ginevra, gli Stati Uniti hanno annunciato che lavoreranno alacremente affinché alcuni Paesi in via di sviluppo, in primis Africa e Caraibi, ricevano “al più presto medicinali per il trattamento dell’Aids a prezzi più bassi”. “Stiamo rimuovendo tutti quegli ostacoli che rallentano la consegna dei farmaci agli abitanti dei paesi in via di sviluppo che hanno un disperato bisogno dei medicinali”, ha dichiarato Tommy Thompson, segretario alla Sanità Usa. Il piano prevede l’invio di un cocktail di medicinali, necessario per assicurare la sopravvivenza a chi è infetto dal virus Hiv. La Food and Drug Administration si metterà così al lavoro per accelerare i tempi relativi all’approvazione del cocktail di farmaci. I medicinali, già approvati individualmente, saranno combinati per creare un mix che abbia un prezzo molto più conveniente rispetto a quello che bisognerebbe pagare per il singolo farmaco. “Il presidente degli Stati Uniti ha chiaramente detto che la sua intenzione è quella di dare una mano ai paesi più poveri – ha continuato Randall Tobias, cordinatore degli attivisti dell’amministrazione Bush, che si battono contro l’Aids – ma allo stesso tempo, dobbiamo essere sicuri che i prodotti che consegneremo alle nazioni siano efficaci nella cura e sicuri”. La svolta dell’amministrazione Bush è relativa a un piano che lo stesso presidente americano annunciò alla Nazione in un discorso che risale al gennaio del 2003, e che impegna gli Stati Uniti a consegnare medicinali meno costosi a quattordici Paesi in via di sviluppo, tra cui, appunto, l’Africa.