LILA interviene in merito alle dichiarazioni di Gianfranco Fini sul nuovo DDL riguardo all’uso e lo spaccio di sostanze stupefacenti. L’on. Fini annuncia un nuovo disegno di legge sul consumo di stupefacenti e auspica un dibattito non ideologico sul problema. Forse non sa che da anni servizi pubblici dedicati, operatori qualificati e associazioni di settore stanno concretamente ed efficacemente combattendo la lotta contro la droga con le stesse modalità utilizzate scientificamente a livello internazionale. Il principio secondo cui la detenzione di sostanze stupefacenti al di sopra di una certa dose rappresenta un comportamento sanzionabile, forse anche penalmente, è un tornare indietro di decenni. È infatti universalmente noto che la criminalizzazione dei consumatori produce solo nuova marginalità e non serve a contenere l’ansia sociale: non c’è equazione diretta tra consumo di droga e criminalità. Con il promesso DDL si vorrebbe anche la riduzione delle tabelle di stupefacenti da quattro a due – droghe naturali e droghe sintetiche – così da eliminare la distinzione tra droghe pesanti e droghe leggere. Ma come è possibile equiparare scientificamente e quindi poi legalmente cannabis ed eroina? Solo un forte abuso continuativo della prima può provocare danno all’individuo, mentre può bastare una sola dosa per morire della seconda. L’on. Fini ha anche parole di sufficienza e svalutazione per il referendum sulla depenalizzazione dell’uso votato nel 1993: un’ulteriore prova di quanto poco interessa a questo governo la volontà popolare, anche se espressa legalmente e in forma esplicita.
A tutto ciò la LILA risponde “scientificamente e ideologicamente” proponendo di:
Per informazioni: Anna Lia Guglielmi – Ufficio Stampa Lila Nazionale tel. 011 4310922-cell. 348 0183527.