Governo e Regioni sono pronti a battezzare la nascita dell’«Agenzia nazionale dei medicamenti»: riunirà tutte le competenze sui farmaci oggi disperse in mille rivoli e avrà un consiglio d’amministrazione ad hoc, sulla falsa riga di quanto accade ormai quasi in tutta Europa. Di più: sollecitato dai governatori, l’Esecutivo, e soprattutto l’Economia, intende arrivare in tempi rapidissimi alla definizione di nuove regole sulla farmaceutica. Obiettivo: il prossimo Dpef e, forse, anche misure specifiche da mettere in campo in vista della prossima legge Finanziaria. S’è aperto ufficialmente ieri il confronto sulla farmaceutica tra Governo e Regioni. Dopo la presentazione del documento col quale, due settimane fa, i governatori hanno proposto un «Patto per la farmaceutica» immediatamente, e duramente, contestato dal ministro della Salute, c’è stato ieri il primo confronto “a tre”, tra Giulio Tremonti, Girolamo Sirchia e una delegazione di assessori regionali. Un incontro ancora interlocutorio, al termine del quale però è stato deciso di avviare in tempi rapidissimi le valutazioni «tecniche» sulle singole proposte avanzate dalle Regioni. Proposte che Sirchia ha nuovamente affermato di non condividere, salvo quelle su marketing e informazione, che peraltro sono già nell’agenda del ministro. Nessuno dei progetti regionali è stato finora esaminato nel dettaglio. Sarà appunto compito del tavolo tecnico affrontare ed esaminare pro e contro delle singole misure, o di altre che potrebbero emergere. E Tremonti ha espresso una certa urgenza. Di qui la necessità di lavorare rapidamente in sede tecnica. Anche perché, se mai si arriverà a una linea d’azione condivisa all’interno del Governo, e tra questo e le Regioni, l’obiettivo è coinvolgere nella discussione la filiera produttiva direttamente coinvolta: industrie, farmacisti e distributori.