Nadir presenta i risultati dei questionari sulla “Percezione della telemedicina in presenza di HIV” prima e dopo il Seminario GdN con alcuni dati per la definizione di sistemi di comunicazione a distanza in presenza di HIV. Nella presentazione a ICAR, Nadir ha sottolineato l’urgenza di normative adeguate e della formazione per l’integrazione sostenibile di sistemi di telemedicina, quali strumenti per facilitare la Retention in Care.
QUESTIONARI SULLA PERCEZIONE DELLA TELEMEDICINA IN HIV
Ambedue sono stati proposti ai soli partecipanti alla II Edizione di Giornate di Nadir, il primo a settembre 2021 al quale hanno risposto 62 persone, il secondo questionario, con le stesse domande, per valutare l’apprendimento durante la III Sessione dell’8 ottobre (cfr. programma e filmati). Sono pervenute risposte di numero sovrapponibile. Del secondo questionario abbiamo riportato solo quelle che hanno registrato variazioni.
I risultati non sono rappresentativi delle persone con HIV in quanto i partecipanti frequentano le iniziative di Nadir ed hanno una preparazione mediamente superiore alle persone più difficili da raggiungere, che vivono in aree rurali e/o che sono poco collegate alle informazioni e alla formazione.
Il campione che ha partecipato era di:
– Età media 57 anni
– Genere: 65% di maschi e 35% donne.
– Nel primo, il 74% delle persone ritiene che l’uso di mezzi di comunicazione a distanza rappresenta un valore aggiunto nella gestione dell’HIV. Nel secondo raggiunge il 90%,
– Il 66% dei partecipanti ritiene che il concetto di telemedicina sia abbastanza chiaro. Dopo GdN il campione risponde positivamente per l’85%,
– Il 66% dichiara che la telemedicina possa essere utile a prescindere dal Covid-19 e dopo GdN tale percentuale sale all’80%,
– prima di GdN solo il 56% dei partecipanti ritiene che la telemedicina non sia un modello nato come conseguenza della pandemia, mentre il 100% dopo GdN ha compreso la genesi dello strumento di comunicazione.
– il 25% delle persone ritiene che la telemedicina potrebbe compromettere la propria privacy, mentre dopo GdN il 100% concorda che non vi sono compromissioni in questo senso.
NOTA:
La maggior comprensione dei modelli (Clinica Metabolica di Modena e DIGITAS) e dei criteri illustrati a GdN per l’uso della telemedicina non implica che i partecipanti ne abbiano accettato l’inclusione nel proprio percorso di Qualità della Vita, restando prioritario l’aspetto della personalizzazione anche nelle modalità di comunicazione.
Appare necessario il confronto con le istituzioni per integrare i sistemi di salute a distanza alle necessità di lungo termine dei cittadini con HIV, sia per gli aspetti normativi (Ministero della Salute, Telemedicina, documento senza data) che per quelli di formazione (anche degli operatori), che necessitano di misure urgenti per adeguarsi all’attuazione di sistemi condivisibili già in atto in altri Paesi europei.
Percezione_TM_HIV_ICAR_2021